scritto da Mimmo Lacquaniti
23/03/2015
“Sto meglio…. ma il 27 mi faranno esami più specifici e approfonditi per valutare se ho bisogno o no di un nuovo intervento” – “E’ vero, le nostre prestazioni non sono andate tanto bene, fino ad ora, dobbiamo ancora lavorare molto sulla difesa”
Il ciclo dei dialoghi di Marcello Serratore segna oggi un appuntamento d’eccezione con Cristian Borruto, TITI per tutti, “stella” dell’Acqua & Sapone e della nazionale argentina, uno dei protagonisti di maggior classe e talento del nostro campionato.
Cristian, partiamo prima di tutto dalle tue condizioni fisiche: come stai? Puoi rassicurare i tuoi tifosi su un tuo pronto ritorno in campo? Quando potremo rivederti in azione, decisivo come sempre?
Sto meglio…. ma il 27 mi faranno esami più specifici e approfonditi per valutare se ho bisogno o no di un nuovo intervento. Diciamo che dipende tutto da questi esami.
A proposito, qual é la più precisa spiegazione del ripetersi degli infortuni con cui devi fare i conti? Si possono spiegare con le inevitabili attenzioni di chi ti deve marcare e impedirti di fare gol?
Questa volta ho avuto un forte contrasto con un mio compagno in nazionale. Le altre volte è successo per i miei movimenti troppo veloci e per dare il 100% su ogni pallone. Oggi penso che forse avrei dovuto lavorare di più sui muscoli.
Veniamo ora all’analisi della stagione in corso: finora l’Asti ha in qualche modo fatto valere l’enorme qualità e quantità del proprio organico ma secondo te la lotta per lo scudetto è apertissima e nulla fa pensare che la squadra di Polido debba considerarsi favorita?
Se partiamo da quello che ha vinto finora è sicuramente favorito! Ma anche noi, però, ce la possiamo fare, se lavoriamo sugli errori fatti fino a questo momento.
Con un numero di partecipanti così ridotto la classifica é per forza di cose molto corta: si deve parlare di un campionato molto equilibrato o piuttosto di un livello generale che si é molto abbassato rispetto alle stagioni precedenti?
Penso che siano vere un pò tutte e due le cose, perché sicuramente si è molto ridotto il numero di giocatori di alto livello che possono andare in campo in ogni partita.
La stagione della tua squadra, finora, non é stata davvero esaltante: solo sei vittorie su sedici gare di campionato, subito fuori dai giochi in Coppa Italia e in Winter Cup. A tuo parere, tutto questo adesso non conta e l’Acqua e sapone ha le stesse possibilità di altri di puntare allo scudetto?
E’ vero, le nostre prestazioni non sono andate tanto bene, fino ad ora, dobbiamo ancora lavorare molto sulla difesa. Sono pure convinto che migliorando sotto questo aspetto e non sbagliando tanto sotto porta possiamo provare a giocarci lo scudetto.
Proviamo a fare il punto su di te, adesso: tra poco compirai 28 anni, come consideri la tua carriera fino a questo momento? Ti ritieni soddisfatto o pensi che ti manchino ancora i grandi successi che costituiscono il traguardo desiderato di ogni grande giocatore?
E’ vero, tra poco faccio 28 anni… ma non li sento… a parte gli scherzi sono più che soddisfatto… quello che c’era da vincere l’ho vinto, parlo dello scudetto, della coppa Italia, della supercoppa, della UEFA Cup, mi manca solo la Winter cup… e poi penso ancora a vincerle di nuovo…. E poi c’è la nazionale…
Già, chiudiamo allora con lo sguardo ai prossimi mondiali: pensi che in qualche modo sia cambiata la scala dei valori a livello internazionale? E dove può posizionarsi, oggi, la tua Argentina?
Sì, penso di si…. ogni anno qualcuno migliora, penso che al prossimo mondiale ci saranno delle sorprese. La mia Argentina ha fatto un grosso cambiamento, abbiamo fatto delle partite contro grandissime squadre e si é visto che possiamo lottare contro tutti per vincere il mondiale. Io penso che possiamo stare tra le prime tre.