• MARCELLO SERRATORE: “UNA SALVEZZA CHE POSSIAMO DEFINIRE UN’IMPRESA, FORSE MAI VISTA PRIMA. A DICEMBRE, NESSN GIOCATORE VOLEVA VENIRE DA NOI, CI DAVANO GIA’ PER SPACCIATI…”

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    Scritto da Mimmo Lacquaniti il 07/05/2015

     

    L’analisi del direttore tecnico del Napoli: “Gruppo compatto e granitico tra giocatori, staff tecnico e Società. Non era facile, a dicembre, nemmeno fare mercato, visto lo scarso appeal che avevamo da ultimi staccati” – “Per me, quest’anno l’Acqua & Sapone ha tutte le carte in regola per poter vincere il campionato

    Questa volta lo spazio non è per gli ospiti, pur prestigiosi, delle precedenti occasioni: stavolta Marcello Serratore vuole raccontare in prima persona lo splendido finale di stagione che ha consentito al suo Napoli di centrare una salvezza diretta sulla quale, a metà campionato, nemmeno un folle avrebbe scommesso un centesimo.

    Marcello, non è opportuno scomodare questioni religiose per commentare una stagione sportiva, ma nel caso del Napoli forse possiamo osare e parlare di “miracolo”?

    Credo proprio di si. Sempre restando nell’ambito sportivo, direi che si é trattato di una vera e propria impresa, forse mai vista in precedenza.

    Tornando indietro di qualche mese, però, ti chiedo sinceramente se ci avresti scommesso un euro sulla salvezza diretta della vostra squadra: chi ci credeva, al giro di boa del campionato?

    Se ci ripenso….. alla fine del girone d’andata eravamo ultimi con soli 3 punti, ottenuti con altrettanti pareggi. Ecco, lì in tutti noi è scattato quel “non voler mollare” e la voglia di fare l’impossibile per porre rimedio ad una situazione tecnica e di risultati, fin lì, altamente deficitaria.

    E allora, proviamo a dare nomi e circostanze a questo miracolo: quali scelte hanno cambiato il vostro destino, in particolare? Tutte scelte condivise?

    Un solo nome “Gruppo compatto e granitico tra giocatori, staff tecnico e Società”. Non era facile, a dicembre, nemmeno fare mercato, visto lo scarso appeal che avevamo da ultimi staccati. Nelle notti insonni, tra me, Stefano Salviati e Pietro Foderini ripetevamo spesso una frase: “In 23 anni di calcio a 5, MAI ricevuti tanti rifiuti o peggio porte in faccia da così tanti giocatori”. Abbiamo davvero contattato tantissimi giocatori i quali, giustamente oppure con poco coraggio, ci dicevano di non essere interessati a venire a Napoli in quanto non se la sentivano di buttarsi in un’avventura, per loro, impossibile da vincere, preferendo, in alcuni casi, giocare in categorie inferiori. Lì siamo stati bravi e fortunati a scegliere quei giocatori che invece hanno mostrato voglia e grinta per provare a fare l’impresa e così sono arrivati i vari Soso, Rodrigo Bertoni, Vega, Javi Rodriguez, Pedro Toro, che uniti al nucleo storico dei Botta, Bico, Milucci e Galletto hanno fatto l’IMPRESA. Però ci terrei anche ad evidenziare l’eccellente lavoro fatto dallo staff tecnico guidato da Ivan Oranges e dal suo vice, il Prof. Claudio De Michele, dal terapista Paco Di Venere e dal responsabile dei materiali, Massimo Scognamiglio, vera e propria anima dello spogliatoio, che neanche nei momenti di sconforto ha fatto mancare il suo incitamento verso tutti noi, spronandoci a non abbatterci.

    E’ ancora tempo di godersi il risultato o già guardate avanti? E’ possibile immaginare come potrà cambiare pelle il Napoli della prossima stagione?

    La Società sta già muovendo i primi passi con alcune conferme davvero importanti, in modo da non incorrere nello stesso errore della scorsa stagione. La volontà, da parte di tutti, credo che sia quella di non voler più soffrire come quest’anno e voler puntare a qualcosa di più importante, magari a lottare per un posto nei play off e alla qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia. Prima cosa da fare, secondo il mio parere, è confermare tutto lo staff tecnico che così bene ha operato quest’anno, in modo da ripartire su basi forti e consolidate.

    Veniamo ai playoff in corso, adesso: i primi verdetti potrebbero essere imminenti, ma secondo te stavolta esiste o no una squadra candidata numero uno al titolo?

    Voglio sbilanciarmi, consapevole di poter essere smentito anche al momento della pubblicazione: Acqua & Sapone!!! Per me, quest’anno ha tutte le carte in regola per poter vincere il campionato.

    Sui playoff avremo anche modo di tornare nei prossimi giorni ma voglio chiudere con una “provocazione”: cosa farà Serratore nella prossima stagione? Ancora dove l’abbiamo lasciato o….. magari qualche richiamo di panchina potrebbe farsi sentire?

    Bella domanda. Vedremo prossimamente quando ci incontreremo con la Società, alla quale mi lega un rapporto nato con il calcio a 5 ma, col tempo, consolidato anche al di fuori. Sulla panchina, invece, non credo di aver tanta voglia di tornare ad allenare, ma già da alcuni anni. Questo non mi toglie, però, la voglia di voler sempre apprendere, guardare e possibilmente aggiornarmi, in quanto chi nasce allenatore morirà allenatore dentro e quindi ho sempre voglia di vedere nuove metodologie ed anche confrontarmi con colleghi, come lunedì prossimo a Napoli, in un incontro organizzato dall’AIAC Campania, nella persona di Ninì Conte. Però devo altrettanto ammettere che questo ruolo di Direttore Tecnico, che svolgo da alcuni anni, mi sta piacendo sempre più e vorrei poterlo fare, anche fuori regione, facendo nuove esperienze indipendentemente dalla categoria e con Società che abbiano una buona progettualità. Voglio chiudere, proprio su questo ruolo, in quanto in passato veniva quasi sempre osteggiato da quegli allenatori con poca personalità che avevano paura di avere alle spalle una persona con un passato di allenatore, per timore di perdere il posto oppure che questi potesse verificare la validità del proprio operato, senza comprendere invece che il Direttore Tecnico può essere una risorsa. Ora sto notando, con piacere, che tante Società stanno inserendo questa figura, definendola un completamento ed un collante tra staff tecnico e societario

     

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