“Sul fatto che il campionato sia falsato vedo tanta ipocrisia in giro, le società dovrebbero fare un ” Mea culpa” – “Credo che per quello che riguarda la regolar season sia un discorso chiuso, più avanti la compagine astigiana dovrà dimostrare quella crescita di personalità che si aspettano tutti”
Il ciclo dei dialoghi di Marcello Serratore prosegue con Massimo Ronconi , allenatore di primo livello ma ormai da anni “voce ufficiale” di commento alle vicende dei nostri campionati.
Massimo, il campionato ha ripreso la sua corsa ma mi sembra il caso di fare il punto sullo stato di salute della disciplina: qual é la tua opinione in proposito?
E’ difficile dare un giudizio sommario, vista la situazione economica italiana: dal punto di vista numerico certamente abbiamo perso qualcosa, ma lo trovo fisiologico, i rimedi sono difficili, se andiamo ad analizzare anche le altre discipline nel nostro Paese, ma come sempre chi comanda è soggetto a critiche. Credo che invece sia più produttivo consigliare, invece di fare polemiche strumentali ed inutili, siamo l’unica disciplina che si dà la zappa sui piedi.
Un campionato già ridotto all’osso numericamente perde per strada la squadra campione d’Italia: si può non parlare di torneo falsato, nel momento in cui una squadra di ragazzini gira l’Italia prendendo 20 gol a partita e nel girone di andata ben sette squadre hanno perso punti contro la medesima formazione?
Anche in questo caso bisogna analizzare il problema. Faccio un esempio: lo scorso anno la pallavolo femminile ha perduto per strada due squadre eppure non ho letto polemiche da parte delle altre società. Poi è anche vero che si potrebbe fare più attenzione nel momento della compilazione dei campionati, ma il fatto che nessuno abbia chiesto il ripescaggio in serie A1 dovrebbe portare ad una riflessione. Sul fatto che il campionato sia falsato vedo tanta ipocrisia in giro, le società dovrebbero fare un mea culpa se si trovano in situazioni in situazioni di classifica precaria ed analizzare meglio la programmazione annuale.
L’Asti prosegue nella sua corsa solitaria, sebbene a più riprese quest’anno abbia dovuto riprendere nel finale gare che sembravano compromesse: ci sono tutti i presupposti perché la squadra di Polido chiuda in testa la stagione regolare?
L’Asti è sicuramente la squadra più regolare e in un campionato equilibrato ha fatto il vuoto in classifica, credo che per quello che riguarda la regolar season sia un discorso chiuso, più avanti la compagine astigiana dovrà dimostrare quella crescita di personalità che si aspettano tutti.
Sedici gare su cinquanta sono finite in parità e la classifica, in effetti, si rivela una “grande ammucchiata”: sintomo di grande equilibrio, ad alto livello, o non piuttosto la conferma di un livello generale certamente inferiore rispetto alle stagioni passate?
Qui ci sono due scuole di pensiero, la mia è quella che il campionato sia salito di livello e essendo diminuite le squadre anche le compagini più deboli, visti i tanti giocatori liberi, hanno potuto mettere su un roster di valore, e di conseguenza hanno abbassato il gap rispetto alle grandi.
Mimmo Lacquaniti
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